Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Si salpa in Alto Mare

Giovani e turisti in barca a vela, per riscoprire la cultura del Mediterraneo. Dopo una fase di preparazione abbastanza complessa, il progetto regionale "Terre Alte Alto Mare", rivolto a giovani dai quindici ai trent'anni, ha finalmente mollato gli ormeggi.

Una regata di imbarcazioni storichedi Marco Tommasi


Dopo una fase di preparazione abbastanza complessa, il progetto regionale "Terre Alte Alto Mare", rivolto a giovani dai quindici ai trent'anni, ha finalmente mollato gli ormeggi ed è salpato assieme al suo equipaggio ed alle tante speranze in lui riposte. La struttura innovativa, l'alto livello di sperimentazione e la tipologia delle attività hanno consigliato un'attenta rilettura di ogni azione ed iniziativa, prima di iniziare la navigazione vera e propria. È la prima volta, infatti, che Uisp, Assonautica, Centro Studi Ragazzi del Parsifal, Circolo amici della Vela, Federazione Italiana Vela e Lega Navale Italiana collaborano ad un progetto di tale portata, risultato che è stato raggiunto in buona misura grazie al contributo dell'Assessorato Regionale al Turismo ed alla volontà di "inventare" un modello che possa portare il turismo costiero oltre i propri attuali limiti di offerta.

La parte Alto Mare, che è quella di cui ci occuperemo, prevede tre filoni principali all'interno delle proprie attività: il primo incentrato sui turisti, teso ad ampliare l'offerta delle iniziative (ad oggi principalmente incentrate sul binomio giorno/spiaggia e notte/locali) rivolte a chi già sceglie la costa dell'Emilia Romagna come luogo di vacanza; il secondo rivolto all'entroterra, con lo scopo di rendere la costa un'opzione possibile anche per chi non la sceglierebbe come luogo di vacanza, viaggio ed esplorazione; il terzo riguardante le attività che vengono proposte alle scuole, ai luoghi di aggregazione giovanile, ai centri sociali ed ai comuni.

Per quanto concerne l'offerta rivolta ai turisti, il principio fondante è quello di spostare i confini - culturali, fisici e immaginari - della percezione che comunemente si ha della costa, che non è semplicemente quel tratto di terra compreso fra un locale o un albergo e la spiaggia, ma si spinge verso l'interno e oltre la battigia, fra l'Appennino e l'Alto Mare. Deve esserci prima di tutto un'idea, un modo di pensare e di immaginare il territorio nella sua complessità, alla base delle azioni e delle attività, altrimenti si continua a coinvolgere piccoli gruppi di persone già consapevoli e motivate.

In gran parte dei paesi europei il mare e l'entroterra sono risorse importanti dal punto di vista turistico, mentre da noi si stanno compiendo i primi passi in questa direzione, ma ancora con proposte limitate e sperimentali, per superare l'idea di luogo limitato ad una striscia di terra di poche centinaia di metri di larghezza.

Le uscite in mare rivolte a chi ha già scelto la costa come luogo di vacanza hanno questa valenza, schiudere una finestra - pardon, un oblò - su questo mondo che non è semplicemente la fine della spiaggia, una sorta di limite e di seccatura che impediva ieri di coltivare la terra ed oggi di sistemare altri ombrelloni, ma l'inizio di un territorio che non ha confini ed i cui limiti sono dettati da chi ci si avvicina, a patto che sia disposto a vedere la realtà da un punto di vista opposto al solito. È dunque il "terricolo" che diventa, se non proprio marinaio, almeno persona in grado di spingersi oltre i limiti consueti per andare ad esplorare e scoprire che già a poche centinaia di metri dalla riva c'è una visione del mondo, della vacanza e del territorio completamente nuova.

Muoversi nel silenzio, spingersi sempre più velocemente in avanti senza motori, sfruttando il vento, a bordo di un piccolo microcosmo che per qualche ora o per molte sarà la nostra casa, il nostro sport, il nostro mezzo di locomozione, è esperienza che non può essere raccontata e che non ha paragoni terrestri.

Operazione esattamente inversa rispetto alla precedente quella rivolta all'entroterra. Qui si tratta di coinvolgere anche le persone che non vedono nel modello divertimentificio un luogo nel quale trascorrere il proprio tempo libero, perché hanno un'idea della vacanza che non trova un risposta nell'offerta della costa. L'organizzazione prevede quindi attività più complesse, di maggior durata ed impegno, con una struttura rivolta a chi già ha la consapevolezza che il mare è anche "altro", ma che proprio per questo motivo si rivolge ad altre coste e ad altri modelli turistici. Si tratta dunque di una seria di attività maggiormente culturali, di riscoperta del territorio, di esplorazione e di collegamento con le città d'arte, l'entroterra e la sua storia. Un percorso che si svolgerà attraverso le tradizioni marinare e le rotte delle barche da lavoro lungo la costa, fino a Venezia e all'altra sponda dell'Adriatico, ripercorse con flottiglie di barche dai nomi fantasiosi e strani, quali lance, lancioni, trabaccoli.

Infine, il settore dedicato ai più giovani, con proposte di turismo didattico, educativo, ecologico e consapevole, attraverso stage di vita a bordo, corsi di vela, settimane azzurre, partecipazione a regate, raduni, veleggiate. Tutte attività che sono al tempo stesso sport, turismo, educazione, scoperta e viaggio e che cercano di formare nuove generazioni di turisti dotati di un maggior grado di consapevolezza e in grado di apprezzare interamente il territorio della nostra costa. E molto limitatamente, come accade troppo spesso ora. Per questo sono previste numerose attività promozionali: imbarchi sulle barche armate al terzo della Mariegola delle Romagne con le quali ripercorrere tratte delle antiche rotte che portavano il sale a Venezia, visite al museo della Marineria di Cesenatico ed alle barche ancorate nel porto canale, uscite in mare gratuite durante i Campionati Mondiali Csit di Rimini ed in numerosi altri punti in costa, regate e veleggiate aperte anche a disabili, raduni con imbarchi gratuiti, conferenze sulla sicurezza, partecipazione al Giro d'Italia a Vela, possibilità di seguire le regate con uno skipper che spieghi in tempo reale quello che accade, etc.

L'elenco completo delle attività e delle opportunità offerte dal progetto, assieme a tutti i riferimenti, gli indirizzi, le modalità di partecipazione ed iscrizione, i responsabili dei settori ed in generale tutte le informazioni utili a chi vorrà provare a spingersi oltre la riva, possono essere trovati sul sito www.terrealtealtomare.eu.

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